Viaggio in Germania estate 2005
Questa volta seguirò uno schema diverso, una breve descrizione dell’itinerario e a seguire alcuni approfondimenti anche fotografici sui luoghi visitati.
Primo giorno
Effettuata la solita sosta al Santuario d’Altoetting, raggiungo in serata Sraubing per trascorrere con il mio amico Ulrich alcuni piacevoli momenti.
Secondo giorno
Al mattino entrambi in sella ad una bicicletta, ci rechiamo a visitare la chiesa di Sossau , accanto alla quale vi è un ottimo Gasthof dove pranziamo e ,per smaltire il ricco pasto , rientriamo a casa percorrendo per alcune centinaia di metri la famosissima Donauradweg ( la ciclabile delDanubio ), e dopo aver salutato la ospitalissima famiglia Shwendke, riprendo il viaggio con direzione Nord verso il Sachsen Anhalt.
Alla sera visito la bellissima chiesa di Pesching e trovo alloggio nella cittadina di Nabburg la cui visita mi riserva splendide sorprese architettoniche .
Terzo giorno
Al mattino, terminata la visita della città , comincio a risalire verso la cittadina di Naumburg , Durante il viaggio faccio una deviazione per raggiungere la cittadina di Arzberg dove in un paio di spacci aziendali acquisto splendide porcellane.
Al pomeriggio visita del Duomo di Naumburg ,capolavoro di arte medioevale e del centro della città.
Proseguo poi per Pforta dove ha sede una splendida abbazia ed annessa scuola.
Trovo alloggio per la notte a Bad Koesen .
Quarto giorno
Visitata la chiesa di Schulpforta riparto per raggiungere il KZ Lager di Buchenwald ,tristemente famoso, per poi raggiungere in breve la città di Erfurt capoluogo del Tueringen
Visita al Duomo e alla vicina chiesa di Sant’Egidio al centro storico
Terminata la visita alla città raggiungo la cittadina di Arnstadt per passarvi le notte.
Quinto giorno
Al mattino terminata la visita alla cittadina di Arnstadt riparti con meta Coburg, per visitare una delle più belle fortezze della Germania la Veste Coburg.
Visita alla fortezza ed una breve sosta a Cronach.
Mi fermo per la notte in un Gasthof nelle campagne circostanti .
Sesto giorno
Alla mattina raggiungo Kulmbach, città più famosa per la sua birra che per il castello della Plassenburg .
Dopo esse salito alla fortezza ed averla visitata raggiungo la cittadina di Burgheim dove per la prima volta faccio la conoscenza di una nuova amica la Petra Stockl .
Pernottamento nelle vicinanze
Settimo giorno
Al mattino vado a Neuburg a.d. Donau per visitare una esposizione all’interno del castello barocco che risulterà essere molto interessante poi ricomincia il mesto ritorno nella nativa Padania
Fine della splendida vacanza purtroppo
Servus
Paolo
venerdì 24 agosto 2007
giovedì 23 agosto 2007
Parco dell'Altmuhltal estate 2004 Foto del viaggio
mercoledì 22 agosto 2007
Parco dell'Altmuhltal estate 2004 parte terza
21 AGOSTO
Alla mattina appena alzato ho terminato la visita di Berching, una cittadina dove sembra di respirare aria di Medioevo, con le sue mura costruite nel XV secolo con tredici torri e quattro porte contrapposte, la pavimentazione stradale tutta di pietre quadrate simili ai Sampietrini,alcune case a graticcio e la piazza principale colorata dalle facciate delle case e dai fiori dei balconi.

Berching
Non vi sono opere d’arte di rilievo a Berching ma è l’ambiente che va gustato, passeggiare lungo le sue mura ammirando le sue torri in parte ancora abitate, trovare un silenzio rilassante nei suoi parchi all’esterno delle mura lungo il canale...tutto questo la rende unica ed imperdibile. La sera prima avevo sostato sulla passeggiata lungo il canale al tramonto ed era molto bello ed i colori stupendi, uno sprazzo di luce nella giornata precedente rovinata in parte dal maltempo. Fortunatamente mentre ero lungo il fiume è transitato uno dei grandi barconi che lo solcano, che scivolava lentamente sulle acque: nello specifico era una chiatta battente bandiera tedesca, la “Mainfranken”.
Uscito da Berching ho ripreso la strada che costeggia il canale e, pochi chilometri dopo, ho visitato l’Abbazia benedettina di Plankstetten di nascita romanica (1129) come lo dimostrano i muri di fondazione delle due torri ed il portale anche se è stata successivamente barocchizzata. Continuando la strada sono transitato per Beilngries per raggiungere il piccolo centro di Kottingwörth, nella cui piccola chiesa la zona del coro è completamente decorata da affreschi medioevali, un gioiello artistico del XIV secolo.

Kottingwörth
Quindi dopo una breve sosta per il pranzo a Dietfurt ho raggiunto Riedenburg che era la mia meta successiva. Prima di visitare la cittadina sono salito al castello di Prunn, fortezza medioevale posta su di uno sperone a picco sulla valle dell’Altmühl. Interessante costruzione militare che nei secoli è stata modificata, ed una struttura successiva è stata creata addossandola al mastio che è la parte più antica. Oggi il castello è sede di un museo che ricostruisce la vita dei tempi passati; in questo castello nel 1561 venne ritrovata una copia miniata del Nibelungenlied ossia la Saga dei Nibelunghi, celebre poema cavalleresco della tradizione tedesca. Dall’alto delle sue mura si gode un bellissimo panorama sulla valle e sulla cittadina di Riedenburg.
Sono poi tornato a Riedenburg e dopo aver trovato alloggio in un paesino a 5 km dal centro, sono andato a cena alla festa della birra che quella sera si svolgeva in città in un parco lungo il fiume. Piccola festa con un solo Bierzelt , non paragonabile a quella che avevo visto a Straubing la prima sera, ma sempre un ambiente caldo ed accogliente con tanti giovani in costume bavarese, ottima birra e musica dal vivo. Tradizionale cibo della festa erano le trote ("Forellen" in tedesco) che venivano grigliate su grandi bracieri all’aperto. L’attrattiva di queste feste è il fatto che per mangiare ti siedi in tavoli lunghissimi dove scambi sempre due chiacchiere con i vicini, mentre sorseggi il tuo Maß di birra al suono del complessino, obbligatoriamente in abiti tradizionali.
22 - 23 AGOSTO
Al mattino, dopo una delle abituali colazioni-pranzo presso l’hotel dove avevo passato la notte, sono andato al castello di Rosenburg, l'emblema della città, eretto nel XII secolo da un Minnesänger appartenente alla famiglia dei conti di Riedenberg (tale figura era nel medioevo un cantore poeta assai famoso). Il castello dal 1978 è sede del museo della falconeria tedesca. All’interno nelle belle sale vi è un’esposizione della storia e dei costumi dell’arte di cacciare col falcone.

Falkenhof
All’esterno vi è un allevamento di rapaci di vario tipo, soprattutto fauna locale. Nella Falkenhof o corte dei falchi ogni giorno da metà marzo alla fine di ottobre alle 11 e alle 15, con tedesca precisione, si svolge uno spettacolo dimostrativo di volo libero di rapaci di varie razze. Tre falconieri fanno compiere a falchi, aquile e avvoltoi evoluzioni di vario genere e molto spettacolari che attirano ogni giorno molte persone. Tra gli animali presenti e facenti parte dello spettacolo stesso anche l’aquila di mare europea , che è il simbolo della nazione tedesca .
Terminato lo spettacolo della durata di circa quaranta minuti, sono sceso in centro per una breve visita alla piazza principale per poi proseguire alla volta di Essing dove ho sostato per il pranzo. Essing è un piccolo paese rannicchiato sotto le rocce del Giura sorvegliato dall’alto dalle rovine del castello di Randeck e nelle vicinanze vi è il più lungo ponte in legno d’Europa gettato sul canale Meno-Danubio. Anche qui si trova una Bräuereigasthof dove ho gustato dell’ottima birra accompagnata da un altro piatto caratteristico della zona, l’Altmühltaler Lamm o Agnello dell’Altmühl, che penso sia come i nostri marchi di protezione di animali tipici. La cittadina con la sua porta antica ed un ponte in legno su di un tratto del vecchio corso del fiume Altmühl è molto tranquilla.

Essing
Dopo aver pranzato sono salito alle rovine del castello di Randeck distrutto dagli Svedesi durante la guerra dei Trent’Anni; comunque i pochi resti danno l’idea di una fortezza assai importante e dalla cima del mastio si gode uno stupendo panorama sul Giura e sulla valle.
Lasciata Essing ho proseguito in direzione di Kelheim concedendomi però una sosta alle grotte della Tropfsteinhöhle, grotte abitate dall’uomo preistorico e dove si racconta che in una delle prime sale vi fosse una scuola per i druidi dei Celti, la Schulerloch; oggi vi si svolgono spettacoli di luci e musica a ricordo di quel misterioso ed affascinante passato. Terminata la visita alla grotta ho raggiunto Kelheim, cittadina di fondazione romana posta alla confluenza tra il Danubio e il Canale Main-Donau. In questa città, che avevo già visitato nel 2004 con l’amico Ulrich, vi è un interessante museo archeologico in un antico palazzo gotico. Ma le attrazioni della cittadina sono altre.
Sulla collina che la sovrasta vi è la Befreiungshalle, costruita in stile neoclassico nel 1842 a ricordo della restaurazione post napoleonica. Dalla sua facciata si gode un bellissimo panorama sulle due valli. Dal molo di Kelheim, sul Danubio, parte un battello che porta i turisti all’Abbazia benedettina di Weltenburg, di antiche origini anche se attualmente la chiesa si mostra nel suo aspetto barocco datale dai famosi Fratelli Asam. All’interno del cortile dell’abbazia vi è una antichissima birreria risalente al 1200 dove un gran numero di persone vengono ogni giorno non solo per visitare la Asamkirche ma per bere la celebre Bockbier del Convento.
A questo punto il mio giro nel parco dell’Altmühl era terminato e con tristezza dovevo cominciare il mio viaggio di ritorno in Italia lasciandomi alle spalle tanti posti stupendi, tanta ospitalità e tanta quiete. Questo parco, come già detto nella prefazione, può essere goduto in tantissimi modi. Purtroppo, per essere ammirato completamente, necessita sicuramente di un numero maggiore di giorni, anche perchè non sono riuscito a visitare tutti i centri storici che lo compongono e lo rendono veramente unico ed interessantissimo con tutte le sue molteplici realtà storiche, culturali e paesaggistiche.

Kufstein
Da Kelheim, attraverso strade statali, sono arrivato in tarda serata a Rosenheim, città bavarese al confine con l’Austria dove ho pernottato. La mattina seguente dopo un breve shopping nel centro della città ho raggiunto Kufstein, città austriaca sull’Inn dominata da un imponente Festung (fortezza) e poi, viaggiando sempre in autostrada, ho raggiunto in serata Reggio Emilia dove vivo.
Spero piuttosto di non avervi annoiato con questo mio diario ma di aver dato un piccolo contributo a pubblicizzare una zona della Baviera che mi ha entusiasmato realmente e dove ho lasciato un pezzettino del mio cuore.
Paolo Ferretti
pafe52@libero.it
Alla mattina appena alzato ho terminato la visita di Berching, una cittadina dove sembra di respirare aria di Medioevo, con le sue mura costruite nel XV secolo con tredici torri e quattro porte contrapposte, la pavimentazione stradale tutta di pietre quadrate simili ai Sampietrini,alcune case a graticcio e la piazza principale colorata dalle facciate delle case e dai fiori dei balconi.

Berching
Non vi sono opere d’arte di rilievo a Berching ma è l’ambiente che va gustato, passeggiare lungo le sue mura ammirando le sue torri in parte ancora abitate, trovare un silenzio rilassante nei suoi parchi all’esterno delle mura lungo il canale...tutto questo la rende unica ed imperdibile. La sera prima avevo sostato sulla passeggiata lungo il canale al tramonto ed era molto bello ed i colori stupendi, uno sprazzo di luce nella giornata precedente rovinata in parte dal maltempo. Fortunatamente mentre ero lungo il fiume è transitato uno dei grandi barconi che lo solcano, che scivolava lentamente sulle acque: nello specifico era una chiatta battente bandiera tedesca, la “Mainfranken”.
Uscito da Berching ho ripreso la strada che costeggia il canale e, pochi chilometri dopo, ho visitato l’Abbazia benedettina di Plankstetten di nascita romanica (1129) come lo dimostrano i muri di fondazione delle due torri ed il portale anche se è stata successivamente barocchizzata. Continuando la strada sono transitato per Beilngries per raggiungere il piccolo centro di Kottingwörth, nella cui piccola chiesa la zona del coro è completamente decorata da affreschi medioevali, un gioiello artistico del XIV secolo.

Kottingwörth
Quindi dopo una breve sosta per il pranzo a Dietfurt ho raggiunto Riedenburg che era la mia meta successiva. Prima di visitare la cittadina sono salito al castello di Prunn, fortezza medioevale posta su di uno sperone a picco sulla valle dell’Altmühl. Interessante costruzione militare che nei secoli è stata modificata, ed una struttura successiva è stata creata addossandola al mastio che è la parte più antica. Oggi il castello è sede di un museo che ricostruisce la vita dei tempi passati; in questo castello nel 1561 venne ritrovata una copia miniata del Nibelungenlied ossia la Saga dei Nibelunghi, celebre poema cavalleresco della tradizione tedesca. Dall’alto delle sue mura si gode un bellissimo panorama sulla valle e sulla cittadina di Riedenburg.
Sono poi tornato a Riedenburg e dopo aver trovato alloggio in un paesino a 5 km dal centro, sono andato a cena alla festa della birra che quella sera si svolgeva in città in un parco lungo il fiume. Piccola festa con un solo Bierzelt , non paragonabile a quella che avevo visto a Straubing la prima sera, ma sempre un ambiente caldo ed accogliente con tanti giovani in costume bavarese, ottima birra e musica dal vivo. Tradizionale cibo della festa erano le trote ("Forellen" in tedesco) che venivano grigliate su grandi bracieri all’aperto. L’attrattiva di queste feste è il fatto che per mangiare ti siedi in tavoli lunghissimi dove scambi sempre due chiacchiere con i vicini, mentre sorseggi il tuo Maß di birra al suono del complessino, obbligatoriamente in abiti tradizionali.
22 - 23 AGOSTO
Al mattino, dopo una delle abituali colazioni-pranzo presso l’hotel dove avevo passato la notte, sono andato al castello di Rosenburg, l'emblema della città, eretto nel XII secolo da un Minnesänger appartenente alla famiglia dei conti di Riedenberg (tale figura era nel medioevo un cantore poeta assai famoso). Il castello dal 1978 è sede del museo della falconeria tedesca. All’interno nelle belle sale vi è un’esposizione della storia e dei costumi dell’arte di cacciare col falcone.

Falkenhof
All’esterno vi è un allevamento di rapaci di vario tipo, soprattutto fauna locale. Nella Falkenhof o corte dei falchi ogni giorno da metà marzo alla fine di ottobre alle 11 e alle 15, con tedesca precisione, si svolge uno spettacolo dimostrativo di volo libero di rapaci di varie razze. Tre falconieri fanno compiere a falchi, aquile e avvoltoi evoluzioni di vario genere e molto spettacolari che attirano ogni giorno molte persone. Tra gli animali presenti e facenti parte dello spettacolo stesso anche l’aquila di mare europea , che è il simbolo della nazione tedesca .
Terminato lo spettacolo della durata di circa quaranta minuti, sono sceso in centro per una breve visita alla piazza principale per poi proseguire alla volta di Essing dove ho sostato per il pranzo. Essing è un piccolo paese rannicchiato sotto le rocce del Giura sorvegliato dall’alto dalle rovine del castello di Randeck e nelle vicinanze vi è il più lungo ponte in legno d’Europa gettato sul canale Meno-Danubio. Anche qui si trova una Bräuereigasthof dove ho gustato dell’ottima birra accompagnata da un altro piatto caratteristico della zona, l’Altmühltaler Lamm o Agnello dell’Altmühl, che penso sia come i nostri marchi di protezione di animali tipici. La cittadina con la sua porta antica ed un ponte in legno su di un tratto del vecchio corso del fiume Altmühl è molto tranquilla.

Essing
Dopo aver pranzato sono salito alle rovine del castello di Randeck distrutto dagli Svedesi durante la guerra dei Trent’Anni; comunque i pochi resti danno l’idea di una fortezza assai importante e dalla cima del mastio si gode uno stupendo panorama sul Giura e sulla valle.
Lasciata Essing ho proseguito in direzione di Kelheim concedendomi però una sosta alle grotte della Tropfsteinhöhle, grotte abitate dall’uomo preistorico e dove si racconta che in una delle prime sale vi fosse una scuola per i druidi dei Celti, la Schulerloch; oggi vi si svolgono spettacoli di luci e musica a ricordo di quel misterioso ed affascinante passato. Terminata la visita alla grotta ho raggiunto Kelheim, cittadina di fondazione romana posta alla confluenza tra il Danubio e il Canale Main-Donau. In questa città, che avevo già visitato nel 2004 con l’amico Ulrich, vi è un interessante museo archeologico in un antico palazzo gotico. Ma le attrazioni della cittadina sono altre.
Sulla collina che la sovrasta vi è la Befreiungshalle, costruita in stile neoclassico nel 1842 a ricordo della restaurazione post napoleonica. Dalla sua facciata si gode un bellissimo panorama sulle due valli. Dal molo di Kelheim, sul Danubio, parte un battello che porta i turisti all’Abbazia benedettina di Weltenburg, di antiche origini anche se attualmente la chiesa si mostra nel suo aspetto barocco datale dai famosi Fratelli Asam. All’interno del cortile dell’abbazia vi è una antichissima birreria risalente al 1200 dove un gran numero di persone vengono ogni giorno non solo per visitare la Asamkirche ma per bere la celebre Bockbier del Convento.
A questo punto il mio giro nel parco dell’Altmühl era terminato e con tristezza dovevo cominciare il mio viaggio di ritorno in Italia lasciandomi alle spalle tanti posti stupendi, tanta ospitalità e tanta quiete. Questo parco, come già detto nella prefazione, può essere goduto in tantissimi modi. Purtroppo, per essere ammirato completamente, necessita sicuramente di un numero maggiore di giorni, anche perchè non sono riuscito a visitare tutti i centri storici che lo compongono e lo rendono veramente unico ed interessantissimo con tutte le sue molteplici realtà storiche, culturali e paesaggistiche.

Kufstein
Da Kelheim, attraverso strade statali, sono arrivato in tarda serata a Rosenheim, città bavarese al confine con l’Austria dove ho pernottato. La mattina seguente dopo un breve shopping nel centro della città ho raggiunto Kufstein, città austriaca sull’Inn dominata da un imponente Festung (fortezza) e poi, viaggiando sempre in autostrada, ho raggiunto in serata Reggio Emilia dove vivo.
Spero piuttosto di non avervi annoiato con questo mio diario ma di aver dato un piccolo contributo a pubblicizzare una zona della Baviera che mi ha entusiasmato realmente e dove ho lasciato un pezzettino del mio cuore.
Paolo Ferretti
pafe52@libero.it
martedì 21 agosto 2007
Parco dell'Altmuhltal Estate 2004 parte seconda
19 AGOSTO
Al mattino partenza per la prossima meta del viaggio, Eichstätt. Durante il tragitto però incontro un luogo assai bello, Nassenfels, dove, su un precedente sito romano, nel medioevo fu costruito un castello che con le sue torri appare nel mezzo della campagna (oggi è la sede di una casa vacanze).

Nassenfels
Dopo qualche km di strada minore si raggiunge la B13 e si giunge in breve nella città di Eichstätt, cittadina francone sulle rive dell’Altmühl, sede di un’antica Università cattolica, distrutta dagli Svedesi nel 1634 durante la guerra dei Trent’Anni e successivamente riedificata in stile Barocco. Subito dopo aver parcheggiato vicino alla stazione sono salito alla chiesa di Santa Walburga facente parte di un convento benedettino del IX sec. che custodisce dietro l’altare maggiore le reliquie della Santa. Sono poi ridisceso verso il Duomo, una costruzione assai composita con presenza di strutture di più stili dal romanico al barocco assai interessante e il Pappenheimer Altar, una dossale in pietra a rilievi del 1489.
Annesso al Duomo vi è un chiostro del XV secolo molto ben conservato da cui si accede al Mortuarium, una sala gotica sorretta da varie colonne molto eleganti, nel cui pavimento si trovano mirabili lastre tombali dei canonici locali e sul lato orientale alcune vetrate realizzate nel 1502 da Hans Holbein il Vecchio.
Uscito dal Mortuarium mi sono trovato in quella che viene considerata una delle più belle piazze barocche della Germania, la Residenzplatz, progettata dagli architetti italiani G. de Gabrieli e M. Pedretti, sulla quale si affacciano le quattro Curie dei Canonici (1732), la Dompfarrhof (1510) e il fianco della Residenz (1704).

Eichstätt
Dopo aver sostato nella graziosa Marktplatz con il Rathaus e la fontana di San Willibald (1690) sono rientrato al parcheggio attraversando l’Altmühl sullo Spitalbrücke. Sono poi salito al castello Willibaldsburg dove ha sede il museo del Jura, importante per la grande quantità di fossili provenienti dalle cave locali tra cui spicca per fama quello dello Archeopteryx considerato l’anello di congiunzione tra rettili e uccelli. Accanto vi è il museo di Storia con interessanti reperti dell’epoca celto-romana e medioevale rinvenuti nella valle dell’Altmühl. Dal castello fondato nel 1355 si domina la città, l’Altmühl e il Giura Francone
Finita la visita al castello sono ripartito con destinazione le cave di Solnhofen dove è possibile dedicarsi alla ricerca di fossili. La sosta per il pranzo è stata a Dollnstein, altra cittadina lungo il fiume dove non è difficile incontrare turisti meno pigri di me che viaggiano in bicicletta o discendono l’Altmühl in canoa.

Dollnstein
Anche Dollnstein ha in parte conservata l’antica cerchia di mura e torri di epoca medioevale. All’arrivo a Solnhofen sono andato al locale museo per noleggiare l’occorrente per andare nella cava, dove ho trascorso varie ore spaccando e aprendo lastre di arenaria nella speranza di trovare un fossile. Dopo molti tentativi vani qualche piccolo frammento è apparso tra le lastre e quindi, stanco ma soddisfatto, sono rientrato al museo per riconsegnare il martello e per far identificare ciò che avevo trovato.
In serata ho raggiunto Pappenheim dove ho alloggiato nel centro storico in un grazioso albergo dotato di ottima cucina. Prima di cena però avevo visitato la Gallus-Kirche fondata nel IX sec. mentre la torre ed alcune decorazioni sono del 1060, attualmente è all’interno del Cimitero della città. Quando ho chiesto se la Chiesa fosse di rito Cattolico o Protestante la gente mi ha risposto con grande semplicità “è la Chiesa del Cimitero “ cioè quella di tutti i defunti.
20 AGOSTO
Alla mattina dopo aver fatto la solita ricchissima colazione sono salito al Burg che sovrasta la città. Ormai rimangono solo alcune parti della fortezza fondata nel XII secolo e sono in parte visitabili. Dalla sommità della torre si ha un bel panorama sulla città e sulla zona circostante, alcuni ambienti invece sono aperti solo per lo svolgimento di cerimonie o convegni.

Pappenheim il castello
La città sorge su di un sito celtico poi sviluppato dagli Alemanni; la prima notizia storica si ha da un Urkunde, un diploma del 802 d.C. Uno dei membri più conosciuti della famiglia Von Pappenheim è sicuramente il Feldmaresciallo Gottfried Heinrich zu Pappenheim che combatté agli ordini del generale Wallenstein nella guerra dei Trent’ Anni durante la quale si meritò il titolo di Macellaio di Magdeburgo per il saccheggio spietato della città dopo la sua resa.
A Pappenheim si svolgono anche ricostruzioni di tornei medioevali in costume molto frequentati dai turisti. Sono sceso dal castello uscendo per la Stadttor ed ho ripreso il viaggio con direzione Weißenburg. Dopo una brevissima sosta a Trauchtlingen sono giunto a Graben un piccolo villaggio dove nel Medioevo il grande imperatore Carlo Magno tentò di unire il Meno al Danubio: di quell’immane sforzo rimane solo un tratto lungo 1,5 km detto Fossa Carolina, visitabile attraverso un sentiero che si sviluppa intorno al breve percorso di questo tentativo antichissimo di rendere l’Europa navigabile.
Dopo una breve sosta sono finalmente arrivato a Weißenburg, antica città di fondazione romana: lo testimonia il fatto del ritrovamento di un impianto termale d’epoca romana considerato il maggiore della Germania e i resti del Castrum Biriciana del quale è stata recentemente ricostruita una porta. La città di chiara impronta medioevale è cinta da mura e da 31 torri; in parte il fossato è ancora pieno d’acqua, in parte è prato.

Weißenburg - Cinta muraria
Dopo aver lasciato la macchina in un comodo parcheggio gratuito oltre le mura, sono entrato in città attraverso la cinquecentesca Spitaltor, già all’interno delle mura medioevali. Da li si accede alla Marktplatz dove ho pranzato; purtroppo il Rathaus, edificio gotico del 1500, era coperto da strutture per il restauro... comunque la piazza era assai bella.
Dopo ho visitato la chiesa gotica di St. Andreas, fondata nel 1327, tra il 1390 e il 1425 vengono invece aggiunti il coro a sala tardogotico e la Michaelskapelle mentre la torre risale al 1459/1520. Di fronte ad essa vi è la Alte Lateinschule, edificio sorto nel 1581, dove fino al 1806 ebbe sede la conosciuta Weißenburger Lateinschule. Da lì sono arrivato al palazzo dove ha sede il museo archeologico nato attorno al tesoro rinvenuto nel 1979 e composto da reperti molto interessanti, statuette oggetti di uso comune in vari materiali ed una splendida maschera da parata assai simile a quelle ospitate nel Museo Archeologico di Straubing, anch’essa posta lungo l’antico Limes Romanum.
Accanto al museo archeologico vi è il Reichstadtmuseum ovvero il museo della storia di Weißenburg, città che godeva del privilegio di chiamarsi Città Imperiale e lo testimoniano vari oggetti esposti dal medioevo ai giorni nostri. Dopo essermi soffermato nel parco che si apre sul restante pezzo dell’antico fossato ho ammirato la Ellingertor, risalente al XIV secolo e considerata una delle più belle porte cittadine della Germania; a sinistra appare l’antico stemma della città imperiale (dal 1241) a sinistra quello attuale risalente al 1481.

Weißenburg - Ellingertor
Uscito dalla città mi sono diretto a nord verso Greding, altra cittadina murata, dove ho visitato solamente la Martinskirche, grande basilica romanica fondata nel 12 secolo dal Vescovo Otto. L’interno, semplicissimo, contiene affreschi coevi alla fondazione, il grande affresco di San Cristoforo (5.20 x 2.45) risale al 1370 mentre ad un altare tardogotico del 1480 non più presente appartiene il crocefisso ora sull’altare maggiore.
Ho poi fatto una breve passeggiata lungo le mura e sono ripartito alla volta di Berching dove intendevo trascorrere la notte. Berching è anch’essa una cittadina cinta da mura e torri medioevali che sorge lungo il Mein-Donau Kanal, il canale navigabile che unisce i Fiumi Meno e Danubio e che, assieme al Rhein-Mein Kanal o Canale Reno-Meno, permette di unire per via interna l’Oceano Atlantico al Mar Nero e che è quotidianamente percorso da un gran numero di chiatte commerciali trasportanti materiali inerti battenti tutte le bandiere europee, dagli olandesi ai russi.
L’Europa, come già un grande uomo del passato aveva intuito (Carlo Magno), passa per questa grande arteria fluviale che la attraversa da Ovest a Est. Lì ho anche incontrato una piacevolissima realtà tedesca, le Privat Braugasthöfe, ovvero delle piccole fabbriche di birra con annesso ristorante e albergo dove ho trovato alloggio per la notte e ottimamente cenato annaffiando il cibo con della ottima birra.
Al mattino partenza per la prossima meta del viaggio, Eichstätt. Durante il tragitto però incontro un luogo assai bello, Nassenfels, dove, su un precedente sito romano, nel medioevo fu costruito un castello che con le sue torri appare nel mezzo della campagna (oggi è la sede di una casa vacanze).

Nassenfels
Dopo qualche km di strada minore si raggiunge la B13 e si giunge in breve nella città di Eichstätt, cittadina francone sulle rive dell’Altmühl, sede di un’antica Università cattolica, distrutta dagli Svedesi nel 1634 durante la guerra dei Trent’Anni e successivamente riedificata in stile Barocco. Subito dopo aver parcheggiato vicino alla stazione sono salito alla chiesa di Santa Walburga facente parte di un convento benedettino del IX sec. che custodisce dietro l’altare maggiore le reliquie della Santa. Sono poi ridisceso verso il Duomo, una costruzione assai composita con presenza di strutture di più stili dal romanico al barocco assai interessante e il Pappenheimer Altar, una dossale in pietra a rilievi del 1489.
Annesso al Duomo vi è un chiostro del XV secolo molto ben conservato da cui si accede al Mortuarium, una sala gotica sorretta da varie colonne molto eleganti, nel cui pavimento si trovano mirabili lastre tombali dei canonici locali e sul lato orientale alcune vetrate realizzate nel 1502 da Hans Holbein il Vecchio.
Uscito dal Mortuarium mi sono trovato in quella che viene considerata una delle più belle piazze barocche della Germania, la Residenzplatz, progettata dagli architetti italiani G. de Gabrieli e M. Pedretti, sulla quale si affacciano le quattro Curie dei Canonici (1732), la Dompfarrhof (1510) e il fianco della Residenz (1704).

Eichstätt
Dopo aver sostato nella graziosa Marktplatz con il Rathaus e la fontana di San Willibald (1690) sono rientrato al parcheggio attraversando l’Altmühl sullo Spitalbrücke. Sono poi salito al castello Willibaldsburg dove ha sede il museo del Jura, importante per la grande quantità di fossili provenienti dalle cave locali tra cui spicca per fama quello dello Archeopteryx considerato l’anello di congiunzione tra rettili e uccelli. Accanto vi è il museo di Storia con interessanti reperti dell’epoca celto-romana e medioevale rinvenuti nella valle dell’Altmühl. Dal castello fondato nel 1355 si domina la città, l’Altmühl e il Giura Francone
Finita la visita al castello sono ripartito con destinazione le cave di Solnhofen dove è possibile dedicarsi alla ricerca di fossili. La sosta per il pranzo è stata a Dollnstein, altra cittadina lungo il fiume dove non è difficile incontrare turisti meno pigri di me che viaggiano in bicicletta o discendono l’Altmühl in canoa.

Dollnstein
Anche Dollnstein ha in parte conservata l’antica cerchia di mura e torri di epoca medioevale. All’arrivo a Solnhofen sono andato al locale museo per noleggiare l’occorrente per andare nella cava, dove ho trascorso varie ore spaccando e aprendo lastre di arenaria nella speranza di trovare un fossile. Dopo molti tentativi vani qualche piccolo frammento è apparso tra le lastre e quindi, stanco ma soddisfatto, sono rientrato al museo per riconsegnare il martello e per far identificare ciò che avevo trovato.
In serata ho raggiunto Pappenheim dove ho alloggiato nel centro storico in un grazioso albergo dotato di ottima cucina. Prima di cena però avevo visitato la Gallus-Kirche fondata nel IX sec. mentre la torre ed alcune decorazioni sono del 1060, attualmente è all’interno del Cimitero della città. Quando ho chiesto se la Chiesa fosse di rito Cattolico o Protestante la gente mi ha risposto con grande semplicità “è la Chiesa del Cimitero “ cioè quella di tutti i defunti.
20 AGOSTO
Alla mattina dopo aver fatto la solita ricchissima colazione sono salito al Burg che sovrasta la città. Ormai rimangono solo alcune parti della fortezza fondata nel XII secolo e sono in parte visitabili. Dalla sommità della torre si ha un bel panorama sulla città e sulla zona circostante, alcuni ambienti invece sono aperti solo per lo svolgimento di cerimonie o convegni.

Pappenheim il castello
La città sorge su di un sito celtico poi sviluppato dagli Alemanni; la prima notizia storica si ha da un Urkunde, un diploma del 802 d.C. Uno dei membri più conosciuti della famiglia Von Pappenheim è sicuramente il Feldmaresciallo Gottfried Heinrich zu Pappenheim che combatté agli ordini del generale Wallenstein nella guerra dei Trent’ Anni durante la quale si meritò il titolo di Macellaio di Magdeburgo per il saccheggio spietato della città dopo la sua resa.
A Pappenheim si svolgono anche ricostruzioni di tornei medioevali in costume molto frequentati dai turisti. Sono sceso dal castello uscendo per la Stadttor ed ho ripreso il viaggio con direzione Weißenburg. Dopo una brevissima sosta a Trauchtlingen sono giunto a Graben un piccolo villaggio dove nel Medioevo il grande imperatore Carlo Magno tentò di unire il Meno al Danubio: di quell’immane sforzo rimane solo un tratto lungo 1,5 km detto Fossa Carolina, visitabile attraverso un sentiero che si sviluppa intorno al breve percorso di questo tentativo antichissimo di rendere l’Europa navigabile.
Dopo una breve sosta sono finalmente arrivato a Weißenburg, antica città di fondazione romana: lo testimonia il fatto del ritrovamento di un impianto termale d’epoca romana considerato il maggiore della Germania e i resti del Castrum Biriciana del quale è stata recentemente ricostruita una porta. La città di chiara impronta medioevale è cinta da mura e da 31 torri; in parte il fossato è ancora pieno d’acqua, in parte è prato.

Weißenburg - Cinta muraria
Dopo aver lasciato la macchina in un comodo parcheggio gratuito oltre le mura, sono entrato in città attraverso la cinquecentesca Spitaltor, già all’interno delle mura medioevali. Da li si accede alla Marktplatz dove ho pranzato; purtroppo il Rathaus, edificio gotico del 1500, era coperto da strutture per il restauro... comunque la piazza era assai bella.
Dopo ho visitato la chiesa gotica di St. Andreas, fondata nel 1327, tra il 1390 e il 1425 vengono invece aggiunti il coro a sala tardogotico e la Michaelskapelle mentre la torre risale al 1459/1520. Di fronte ad essa vi è la Alte Lateinschule, edificio sorto nel 1581, dove fino al 1806 ebbe sede la conosciuta Weißenburger Lateinschule. Da lì sono arrivato al palazzo dove ha sede il museo archeologico nato attorno al tesoro rinvenuto nel 1979 e composto da reperti molto interessanti, statuette oggetti di uso comune in vari materiali ed una splendida maschera da parata assai simile a quelle ospitate nel Museo Archeologico di Straubing, anch’essa posta lungo l’antico Limes Romanum.
Accanto al museo archeologico vi è il Reichstadtmuseum ovvero il museo della storia di Weißenburg, città che godeva del privilegio di chiamarsi Città Imperiale e lo testimoniano vari oggetti esposti dal medioevo ai giorni nostri. Dopo essermi soffermato nel parco che si apre sul restante pezzo dell’antico fossato ho ammirato la Ellingertor, risalente al XIV secolo e considerata una delle più belle porte cittadine della Germania; a sinistra appare l’antico stemma della città imperiale (dal 1241) a sinistra quello attuale risalente al 1481.

Weißenburg - Ellingertor
Uscito dalla città mi sono diretto a nord verso Greding, altra cittadina murata, dove ho visitato solamente la Martinskirche, grande basilica romanica fondata nel 12 secolo dal Vescovo Otto. L’interno, semplicissimo, contiene affreschi coevi alla fondazione, il grande affresco di San Cristoforo (5.20 x 2.45) risale al 1370 mentre ad un altare tardogotico del 1480 non più presente appartiene il crocefisso ora sull’altare maggiore.
Ho poi fatto una breve passeggiata lungo le mura e sono ripartito alla volta di Berching dove intendevo trascorrere la notte. Berching è anch’essa una cittadina cinta da mura e torri medioevali che sorge lungo il Mein-Donau Kanal, il canale navigabile che unisce i Fiumi Meno e Danubio e che, assieme al Rhein-Mein Kanal o Canale Reno-Meno, permette di unire per via interna l’Oceano Atlantico al Mar Nero e che è quotidianamente percorso da un gran numero di chiatte commerciali trasportanti materiali inerti battenti tutte le bandiere europee, dagli olandesi ai russi.
L’Europa, come già un grande uomo del passato aveva intuito (Carlo Magno), passa per questa grande arteria fluviale che la attraversa da Ovest a Est. Lì ho anche incontrato una piacevolissima realtà tedesca, le Privat Braugasthöfe, ovvero delle piccole fabbriche di birra con annesso ristorante e albergo dove ho trovato alloggio per la notte e ottimamente cenato annaffiando il cibo con della ottima birra.
lunedì 20 agosto 2007
Parco dell'Altmuhltal Estate 2004 parte prima
Su e giù per l'Altmühltal
Come da quattro anni a questa parte anche nel 2004 ho predisposto un itinerario di circa una settimana lungo le strade della Baviera. Quest’anno mi sono dato come meta il Parco Nazionale dell’Altmühltal nella Franconia bavarese appena a sud di Nürnberg (Norimberga).
E’ un parco assai vasto, all’incirca 3.000 kmq, che si sviluppa intorno al fiume Altmühl , al canale Meno-Danubio e ai contrafforti del Giura Francone. E’ fruibile in vario modo, sono presenti al suo interno 800 km di piste ciclabili, il fiume può essere disceso anche in barca o canoa oppure con il tradizionale mezzo delle proprie gambe. Nella stessa area geografica è compreso anche un tratto della Limesstrasse cioè la strada che ripercorre l’antico Limes Romano che era il confine Nord dell’Impero verso i popoli Allemanni e Germanici in generale.
Sia le biciclette che le canoe sono in ogni caso noleggiabili in loco e la recettività alberghiera ma anche di sola ristorazione è importante e di buon livello. Non farò mai il nome dei singoli Gasthof dove ho alloggiato perchè farei un grosso torto agli altri. Premetto che in ogni caso io creo i miei itinerari cercando sempre siti d’arte antica e non ricostruiti nel dopoguerra, pertanto appariranno sempre piccoli centri dove è assai piacevole villeggiare, oltre a siti d’interesse naturalistico ed ambientale.
Link di riferimento che ho usato nella stesura del programma del viaggio sono www.naturpark-altmuehltal.de e www.limesstrasse.de.
Un grazie a tutti coloro che vorranno leggere questo mio piccolo contributo alla causa dell’informazione sulla Baviera!
16 AGOSTO
Partenza da Reggio Emilia via A22 del Brennero fino al confine Italiano. Proseguo via Autostrada per Innsbrück e poi direzione Rosenheim. Sosta per il pranzo in territorio austriaco a Vomp, poi nuovamente in autostrada. Dopo aver passato Kufstein entro nel Freistaat Bayern, cioè in Baviera. All’incrocio con l’autostrada Monaco-Vienna prendo a destra direzione Salisburgo, esco a Grabenstätt e, dopo aver costeggiato in parte il Chiemsee, raggiungo la statale B304 e poi B299 direzione Altötting per visitare la Gnadenkapelle, dove è venerata una antica immagine lignea di una Madonna Nera; tale luogo è considerato il maggior centro di devozione Mariana di tutta la Baviera. E' meta di continui pellegrinaggi ed ha avuto nel passato recente anche una visita dell’attuale Pontefice. Proseguo la visita della Parrocchiale gotica dove è la tomba del Generale Von Tilly, nobile belga che combatté con i cattolici tedeschi nella guerra dei Trent’Anni.

Windberg
Lasciata alle spalle Altötting, raggiungo a Eggenfelden la B20 che prendo con direzione Straubing, meta del mio primo giorno di viaggio. Raggiungo in serata la città e la casa del mio amico Ulrich Schwendke del quale sarò ospite per due notti. Dopo i saluti di rito assieme alla famiglia Schwendke raggiungiamo la zona della Gäubodenvolksfest, una grandissima festa popolare della Baviera settentrionale, dove avevamo riservati dei posti sotto la Bierzelt Krönner. Lì ho cenato con loro e bevuto un Mass (1 litro) di buonissima birra (Irlbacher).
17 AGOSTO
Alla mattina, dopo aver fatto una stupenda colazione con i miei amici, sono partito con Ulrich alla volta della Foresta Bavarese. Come prima tappa ci siamo fermati a Windberg per visitare una stupenda chiesa romanica, probabilmente facente parte di un antico convento fortificato.
Da li abbiamo proseguito per Viechtach via St. Englmar, per vedere una particolare chilometri e lì assai ben visibile e visitabile con il percorso segnato.
formazione rocciosa, il Großer Pfahl, una vena quarzifera a cielo aperto lunga alcuni
chilometri e lì visibile in percorsi segnati

Großer Pfahl
Dopo esserci trattenuti al centro di Viechtach per una breve pausa davanti ad un caffè siamo saliti a Neunußberg per visitare le rovine del castello omonimo. Dalla torre, ancora in buono stato, si gode un bel paesaggio sulla Foresta Bavarese; dopo, discesi dalle rovine, abbiamo mangiato nel Biergarten di un ristorante delle ottime Münchner Schnitzel.
La sosta successiva è stata ad Arnbruck per visitare un grande negozio di articoli in vetro, caratteristici della Foresta Bavarese, dove abbiamo fatto shopping. Il viaggio è poi proseguito alla volta del Hindenburg Kanzel, dove è posto un belvedere sulla Foresta e sul monte Arber, il più alto della zona, e impressiona il vedere una foresta così estesa, sono alberi a perdita d’occhio... uno spettacolo bellissimo!
Nel frattempo il tempo era peggiorato e non siamo saliti in funivia sulla vetta del monte Arber ma ci siamo limitati a raggiungere in auto il lago Arber, assai bello ma la visita è stata condizionata dalla scarsa luminosità. Da lì abbiamo cominciato la discesa su Straubing ma non senza fare una sosta alla chiesa posta sul Bogenberg, una Wallfahrtskirche ovvero una chiesa meta di pellegrinaggi, caratterizzata dalla presenza di una statua lignea della Madonna in evidente stato di gravidanza, cosa per me assai inconsueta.

Tramonto sul Danubio dal Bogenberg
Dal colle si gode una bellissima vista sul Danubio e su Straubing ed abbiamo ammirato uno stupendo tramonto sul fiume. Arrivati a Straubing abbiamo trovato una piacevole tavola imbandita: Hilde aveva preparato dei Käsespätzle veramente ottimi e, dopo aver a lungo chiacchierato tutti insieme nel giardino, siamo andati a dormire anche perché il giorno dopo avrei dovuto percorrere diversi chilometri per raggiungere il parco dell’Altmuhltal meta del mio viaggio
18 AGOSTO
Alla mattina, dopo aver salutato la fantastica famiglia Schwendke, sono partito alla volta di Biburg che mi ero dato come prima meta della giornata. Biburg è un piccolissimo centro

Le mura di Abensberg
nelle vicinanze di Abensberg appena a Sud del Danubio ed è conosciuto per un bellissima chiesa romanica in pietra chiara facente parte di una Abbazia Benedettina del XII secolo. Interessanti sono il bel portale con sculture di tipo assai primitivo, l’esterno dell’abside centrale dove è presente un festone di testine di animali e draghi sormontato da una serie di archi e motivi geometrici e alcuni “gargoiles” a forma di drago posti sulla facciata. L’interno, a tre navate, è molto semplice e luminoso.
Terminata la visita alla chiesa sono rientrato ad Abensberg, cittadina circondata in parte da mura e torri sulle rive del fiume Abens. Nel passato le mura di Abensberg avevano otto torri angolari e trentadue di ronda a ricordo delle 8 figlie e dei 32 figli del leggendario conte Babo von Abensberg. Nel centro cittadino ho anche visitato la tardogotica parrocchiale di Santa Barbara, il cui altare maggiore è adornato da una bellissima ancona in legno dorato e dipinto. Abensberg ha dato i natali a Johannes Turmair detto Aventinus che per primo ha scritto la storia della Baviera in tedesco volgare nel 1500.

Ingolstadt il Castello
Dopo aver bevuto un caffè in una gelateria gestita da italiani e una breve sosta nella piazza principale di Dietfurt, ho ripreso il mio viaggio alla volta di Manching, dove avrei dovuto visitare un museo archeologico con reperti Celto-Romani. Purtroppo però, per la concomitanza con una ricostruzione storica, era temporaneamente chiuso; mi è stato riferito anche che nel 2006 sarà trasferito in una nuova sede all’interno di uno spazio museale più consono alla sua importanza.
Da lì ho raggiunto Ingolstadt, famosa nel mondo per essere la sede della casa automobilistica Audi. Lì mi sono recato al Neues Schloß, dove ha sede il museo dell’Armata Bavarese che propone al visitatore una grande quantità di armi e armature assai interessanti e ben esposte, che danno un quadro completo dell’evoluzione delle armi dal XIV secolo ai giorni nostri.

Neuburg a.d. Donau Castello
Alla fine della visita sono ripartito per Neuburg a.d. Donau dove ho trascorso la prima notte. Neuburg è famosa per l'imponente castello costruito nel 500 dai Principi Elettori del Palatinato che ne avevano fatto la loro residenza. La città vecchia sorge su di una rupe che sovrasta il Danubio ed al centro vi è una bella piazza circondata da palazzi barocchi. Alla mattina seguente ho ripreso il mio viaggio rinunciando alla visita del castello per raggiungere la meta successiva.
Come da quattro anni a questa parte anche nel 2004 ho predisposto un itinerario di circa una settimana lungo le strade della Baviera. Quest’anno mi sono dato come meta il Parco Nazionale dell’Altmühltal nella Franconia bavarese appena a sud di Nürnberg (Norimberga).
E’ un parco assai vasto, all’incirca 3.000 kmq, che si sviluppa intorno al fiume Altmühl , al canale Meno-Danubio e ai contrafforti del Giura Francone. E’ fruibile in vario modo, sono presenti al suo interno 800 km di piste ciclabili, il fiume può essere disceso anche in barca o canoa oppure con il tradizionale mezzo delle proprie gambe. Nella stessa area geografica è compreso anche un tratto della Limesstrasse cioè la strada che ripercorre l’antico Limes Romano che era il confine Nord dell’Impero verso i popoli Allemanni e Germanici in generale.
Sia le biciclette che le canoe sono in ogni caso noleggiabili in loco e la recettività alberghiera ma anche di sola ristorazione è importante e di buon livello. Non farò mai il nome dei singoli Gasthof dove ho alloggiato perchè farei un grosso torto agli altri. Premetto che in ogni caso io creo i miei itinerari cercando sempre siti d’arte antica e non ricostruiti nel dopoguerra, pertanto appariranno sempre piccoli centri dove è assai piacevole villeggiare, oltre a siti d’interesse naturalistico ed ambientale.
Link di riferimento che ho usato nella stesura del programma del viaggio sono www.naturpark-altmuehltal.de e www.limesstrasse.de.
Un grazie a tutti coloro che vorranno leggere questo mio piccolo contributo alla causa dell’informazione sulla Baviera!
16 AGOSTO
Partenza da Reggio Emilia via A22 del Brennero fino al confine Italiano. Proseguo via Autostrada per Innsbrück e poi direzione Rosenheim. Sosta per il pranzo in territorio austriaco a Vomp, poi nuovamente in autostrada. Dopo aver passato Kufstein entro nel Freistaat Bayern, cioè in Baviera. All’incrocio con l’autostrada Monaco-Vienna prendo a destra direzione Salisburgo, esco a Grabenstätt e, dopo aver costeggiato in parte il Chiemsee, raggiungo la statale B304 e poi B299 direzione Altötting per visitare la Gnadenkapelle, dove è venerata una antica immagine lignea di una Madonna Nera; tale luogo è considerato il maggior centro di devozione Mariana di tutta la Baviera. E' meta di continui pellegrinaggi ed ha avuto nel passato recente anche una visita dell’attuale Pontefice. Proseguo la visita della Parrocchiale gotica dove è la tomba del Generale Von Tilly, nobile belga che combatté con i cattolici tedeschi nella guerra dei Trent’Anni.

Windberg
Lasciata alle spalle Altötting, raggiungo a Eggenfelden la B20 che prendo con direzione Straubing, meta del mio primo giorno di viaggio. Raggiungo in serata la città e la casa del mio amico Ulrich Schwendke del quale sarò ospite per due notti. Dopo i saluti di rito assieme alla famiglia Schwendke raggiungiamo la zona della Gäubodenvolksfest, una grandissima festa popolare della Baviera settentrionale, dove avevamo riservati dei posti sotto la Bierzelt Krönner. Lì ho cenato con loro e bevuto un Mass (1 litro) di buonissima birra (Irlbacher).
17 AGOSTO
Alla mattina, dopo aver fatto una stupenda colazione con i miei amici, sono partito con Ulrich alla volta della Foresta Bavarese. Come prima tappa ci siamo fermati a Windberg per visitare una stupenda chiesa romanica, probabilmente facente parte di un antico convento fortificato.
Da li abbiamo proseguito per Viechtach via St. Englmar, per vedere una particolare chilometri e lì assai ben visibile e visitabile con il percorso segnato.
formazione rocciosa, il Großer Pfahl, una vena quarzifera a cielo aperto lunga alcuni
chilometri e lì visibile in percorsi segnati

Großer Pfahl
Dopo esserci trattenuti al centro di Viechtach per una breve pausa davanti ad un caffè siamo saliti a Neunußberg per visitare le rovine del castello omonimo. Dalla torre, ancora in buono stato, si gode un bel paesaggio sulla Foresta Bavarese; dopo, discesi dalle rovine, abbiamo mangiato nel Biergarten di un ristorante delle ottime Münchner Schnitzel.
La sosta successiva è stata ad Arnbruck per visitare un grande negozio di articoli in vetro, caratteristici della Foresta Bavarese, dove abbiamo fatto shopping. Il viaggio è poi proseguito alla volta del Hindenburg Kanzel, dove è posto un belvedere sulla Foresta e sul monte Arber, il più alto della zona, e impressiona il vedere una foresta così estesa, sono alberi a perdita d’occhio... uno spettacolo bellissimo!
Nel frattempo il tempo era peggiorato e non siamo saliti in funivia sulla vetta del monte Arber ma ci siamo limitati a raggiungere in auto il lago Arber, assai bello ma la visita è stata condizionata dalla scarsa luminosità. Da lì abbiamo cominciato la discesa su Straubing ma non senza fare una sosta alla chiesa posta sul Bogenberg, una Wallfahrtskirche ovvero una chiesa meta di pellegrinaggi, caratterizzata dalla presenza di una statua lignea della Madonna in evidente stato di gravidanza, cosa per me assai inconsueta.

Tramonto sul Danubio dal Bogenberg
Dal colle si gode una bellissima vista sul Danubio e su Straubing ed abbiamo ammirato uno stupendo tramonto sul fiume. Arrivati a Straubing abbiamo trovato una piacevole tavola imbandita: Hilde aveva preparato dei Käsespätzle veramente ottimi e, dopo aver a lungo chiacchierato tutti insieme nel giardino, siamo andati a dormire anche perché il giorno dopo avrei dovuto percorrere diversi chilometri per raggiungere il parco dell’Altmuhltal meta del mio viaggio
18 AGOSTO
Alla mattina, dopo aver salutato la fantastica famiglia Schwendke, sono partito alla volta di Biburg che mi ero dato come prima meta della giornata. Biburg è un piccolissimo centro

Le mura di Abensberg
nelle vicinanze di Abensberg appena a Sud del Danubio ed è conosciuto per un bellissima chiesa romanica in pietra chiara facente parte di una Abbazia Benedettina del XII secolo. Interessanti sono il bel portale con sculture di tipo assai primitivo, l’esterno dell’abside centrale dove è presente un festone di testine di animali e draghi sormontato da una serie di archi e motivi geometrici e alcuni “gargoiles” a forma di drago posti sulla facciata. L’interno, a tre navate, è molto semplice e luminoso.
Terminata la visita alla chiesa sono rientrato ad Abensberg, cittadina circondata in parte da mura e torri sulle rive del fiume Abens. Nel passato le mura di Abensberg avevano otto torri angolari e trentadue di ronda a ricordo delle 8 figlie e dei 32 figli del leggendario conte Babo von Abensberg. Nel centro cittadino ho anche visitato la tardogotica parrocchiale di Santa Barbara, il cui altare maggiore è adornato da una bellissima ancona in legno dorato e dipinto. Abensberg ha dato i natali a Johannes Turmair detto Aventinus che per primo ha scritto la storia della Baviera in tedesco volgare nel 1500.

Ingolstadt il Castello
Dopo aver bevuto un caffè in una gelateria gestita da italiani e una breve sosta nella piazza principale di Dietfurt, ho ripreso il mio viaggio alla volta di Manching, dove avrei dovuto visitare un museo archeologico con reperti Celto-Romani. Purtroppo però, per la concomitanza con una ricostruzione storica, era temporaneamente chiuso; mi è stato riferito anche che nel 2006 sarà trasferito in una nuova sede all’interno di uno spazio museale più consono alla sua importanza.
Da lì ho raggiunto Ingolstadt, famosa nel mondo per essere la sede della casa automobilistica Audi. Lì mi sono recato al Neues Schloß, dove ha sede il museo dell’Armata Bavarese che propone al visitatore una grande quantità di armi e armature assai interessanti e ben esposte, che danno un quadro completo dell’evoluzione delle armi dal XIV secolo ai giorni nostri.

Neuburg a.d. Donau Castello
Alla fine della visita sono ripartito per Neuburg a.d. Donau dove ho trascorso la prima notte. Neuburg è famosa per l'imponente castello costruito nel 500 dai Principi Elettori del Palatinato che ne avevano fatto la loro residenza. La città vecchia sorge su di una rupe che sovrasta il Danubio ed al centro vi è una bella piazza circondata da palazzi barocchi. Alla mattina seguente ho ripreso il mio viaggio rinunciando alla visita del castello per raggiungere la meta successiva.
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